BOM, Bill Of Material Crearla in modo corretto e standard, una “good practice” per esportare la giusta documentazione dal tuo progetto CAD


Posted on: Dic. 29, 2022, 10:50 p.m.


Card image cap

Il nostro tecnico Cristiano ne sa qualcosa:

”lavorando in una azienda di assemblaggio di schede elettroniche vedevo costantemente arrivare anche dallo stesso cliente BOM nei formati più disparati. Mi trovavo costretto a metter mano a tutti i file per poter andare avanti con il mio lavoro. Non sai quanto tempo perdevo per scegliere le informazioni utili . . . a volte trovavo file con 100 parametri e riferimenti duplicati e poi mancavano le informazioni veramente utili al montaggio”. 


Le sue parole fanno riflettere sulla bontà del nostro sistema e su quanto facilitino le cose.


Quando si modifica manualmente una BOM l’errore è dietro l’angolo, il risultato? schede non funzionanti e perdite di tempo nel trovare bachi e rimediare, a manina, per poter procedere e andare finalmente in macchina.


La nostra esperienza ci ha insegnato quanto sia importante una BOM standard formattata in modo ripetibile e univoco.


Modello WEP:

Creare una BOM standard su misura


WEP vi offre il suo modello standard in modo da ottimizzare l’import della BOM e non creare alcun tipo di problematica durante il processo di produzione.


Come potete notare con poche e semplici colonne possiamo gestire tutta la BOM in maniera totalmente automatizzata.


Le colonne necessarie per un corretto import del file sono:


Part Number Manufacturer

Drawing reference

Technology (SMD/TH)

Quantity

Smd case

Customer Part Number ( opzionale )




Di seguito analizziamo una per una le varie voci:


Manufacturer Part Number

Questo è il codice univoco di un componente, è assegnato dal fornitore e individua un componente, che esso sia attivo o passivo, che sia una resistenza un condensatore o un’induttanza, che sia un amplificatore differenziale oppure un sensore di temperatura o di pressione è in modo univoco il componente che tu hai scelto di montare sulla tua scheda.


Drawing Reference

Questa voce indica il riferimento sul tuo schema elettrico in cui deve esser montato il componente. Ad esempio poniamo di aver scelto di montare un condensatore ceramico da 0,1 uF della Kemet individuato dal codice C0603C104K5RACTU, è scomodo su uno schema elettrico riportare tutto questo codice, troppo lungo e poco immediato. Diciamo di volerlo montare ad esempio in 3 posizioni diverse e il riferimento che abbiamo scritto sullo schema in quelle posizioni è ad esempio C1 per la prima posizione in cui dovrà essere montato, C2 per la seconda posizione in cui compare e C3 nella terza.


C1, C2, C3 saranno proprio i Drawing Reference associati a quel Manufacturer Part Number.


Technology (SMD/TH)

Questa, se sei un progettista elettronico, dovresti saperla . . . però potresti non esserlo quindi ti accenno lo stesso di cosa si tratta.


Ci sono principalmente due tecniche per montare un componente su un circuito stampato. La prima ad esser stata storicamente utilizzata è la Trough Hole.


Nei circuiti costruiti usando questa tecnica i pin o i reofori dei componenti sono inseriti in alcuni fori ( holes ) del circuito stampato e saldati dalla parte opposta della scheda.


La tecnica moderna è quella a montaggio superficiale (surface mount technology, in acronimo SMT) e prevede l’applicazione dei componenti elettronici sulla sua superficie senza la necessità di praticare dei fori nel circuito stampato. I componenti che vengono montati con questa tecnologia si definiscono SMD ( surface mounting device ).


Spesso le schede presentano un mix di una e l’altra sullo stesso circuito, per tale motivo è una informazione importante riguardante il componente.


Quantity

Si parla ovviamente del numero di componenti con il part number associato da montare; nel caso dell’esempio precedente ( C1, C2, C3 ) allora la quantità sarà di 3 componenti con quel codice.


Smd case

Nel caso in cui il componente da montare sia in tecnologia SMD, una informazione utile è la dimensione del componente che è generalmente codificata e standardizzata.


Trovi questa informazione tra le caratteristiche del componente associato a quel codice o all’interno del suo Datasheet. Sempre nel caso del componente preso ad esempio prima il case SMD è 0603.


Ci serve questa informazione solamente per resistenze e condensatori indicando 4 cifre ( Es. 0603, 1206 ).


Customer Part Number ( opzionale )

La nostra esperienza ci ha suggerito di lasciare la possibilità di inserire una colonna nominata “Customer PN” in modo da permettervi di associare una vostra codifica dei componenti che potrebbe risultarvi comoda nell’utilizzo di sistemi gestionali o database personali.


Se Sei già in possesso di un file BOM non dovrai rifarlo per creare una BOM standard. . .non scherziamo


La maggior parte dei software di progettazione elettronica permettono di esportare automaticamente una BOM.


Per tale ragione, utilizzando la nostra piattaforma potrai importare il file già in tuo possesso.


Dovrai solo indicarci, una volta fatto l’Upload del tuo file, le colonne in cui sono contenute le informazioni di cui abbiamo parlato sopra. L’ordine delle colonne rimarrà a vostra discrezione proprio per non dover modificare manualmente nessun file.


Puoi provare gratuitamente la creazione di un progetto, fino alle fasi finali di ordine visitando la nostra pagina.


Se hai piacere lascia un commento o facci una domanda, sarà nostra cura rispondere al più presto per sollevare qualsiasi dubbio.



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